Le lenti ICL o IOL fachiche stanno prendendo sempre più spazio per la correzione dei difetti visivi medio-elevati.
Sono una metodica reversibile che corregge bene miopia, ipermetropia e astigmatismo, senza ridurre la sensibilità al contrasto, né provocare secchezza o alterare la misurazione della pressione oculare.
Nell’approfondimento tutte le informazioni dedicate alle lenti ICL, con attenzione sulla differenza con la chirurgia refrattiva tradizionale.
Cosa sono le lenti ICL?
Le lenti ICL sono simili a lenti a contatto, che vengono inserite all’interno dell’occhio, dietro l’iride (per cui non si vedono). Le lenti ICL sono una pronta soluzione per la correzione dei difetti della vista anche molto elevati.
Presentano una serie di benefici che i miopi, gli ipermetropi e gli astigmatici dovrebbero prendere in considerazione.
Le lenti ICL, sul mercato già da molti anni, si sono dimostrate molto più efficaci della chirurgia tradizionale per la correzione di tutti i difetti visivi medio-elevati al di sotto dei 50 anni di età. (1,2)
Chi è adatto a questa chirurgia?
Ecco l’identikit del paziente che può ricorrere alle lenti ICL per la riduzione dei disturbi della vista:
- Uomini e donne di età compresa tra 21 e 45;
- Pazienti miopi tra le 5 e le 18 diottrie, con o senza astigmatismo;
- Persone con ipermetropia anche molto elevata (fino a 10D), con o senza astigmatismo;
- Difetto visivo stabile da 2 anni.
Chi non è adatto alle lenti ICL?
- Presbiti;
- Soggetti con occhi troppo piccoli;
- Pazienti con malattie oculari (glaucoma, uveite, maculopatia).
La nascita e diffusione della tecnica
Le lenti ICL sono state utilizzate per la prima volta oltre 20 anni fa. Inizialmente solo per la correzione delle miopie elevate, oltre le 10-12 diottrie, perché si pensava che una chirurgia intraoculare fosse potenzialmente più rischiosa rispetto ad una chirurgia che agiva esternamente sulla cornea, come la PRK e la LASIK.
L’ingombro della lente incrementava il rischio di glaucoma e cataratta, a causa di un eccessivo contatto con il cristallino. Tra le conseguenze vi era anche la necessità dell’espianto della lente nel 3.5-5% dei casi (3).
Grazie a una modifica della lente ICL, il rischio oggi è sostanzialmente azzerato.
Le lenti ICL EVO (Evolution in Visual Freedom) hanno una nuova geometria con piatto ottico più grande (compatibile con pupille più grandi) e un forellino paracentrale (Aquaport), utili a rimuovere il rischio di aumento della pressione dell’occhio (4).
Anche la perdita di cellule endoteliali, rischio più significativo con le lenti intraoculari poste davanti all’iride, con queste lenti è inferiore all’8% (3).
Vantaggi rispetto delle lenti ICL rispetto a LASIK e PRK
Tra i numerosi vantaggi delle lenti ICL, i principali sono:
- Non indeboliscono l’occhio
- Correggono bene miopia e ipermetropia elevati
- Garantiscono un’ottima qualità visiva. Va precisato che le aberrazioni indotte dalla chirurgia corneale vengono quasi sempre compensate naturalmente (5)
- Non riducono la sensibilità al contrasto
- Non influiscono sulla pressione oculare
- Non inducono secchezza (ledono solo minimamente le terminazioni nervose corneali)
- Proteggono da cataratta e maculopatia (sono lenti anti-UV)
- Consentono un rapido recupero
- La chirurgia è reversibile (la lente può essere rimossa)
Sono state impiantate ben oltre il milione di lenti e oltre il 99% dei pazienti sono estremamente soddisfatti.
Lente biocompatibile, in collagene (collamero) | |
Lente morbida e pieghevole: inserita attraverso un’apertura più piccola di 3 millimetri | |
Procedura rapida e con risultati immediati | |
Il trattamento anti UV protegge per l’insorgenza di cataratta e maculopatia da danno solare | |
Non provoca occhio secco perché risparmia le fibre nervose corneali | |
Corregge ipermetropie e miopie elevate, con o senza astigmatismo> da +10 D a -18 D | |
L’intervento è reversibile |
Le ultime novità
In agosto 2019 la Staar conclude lo studio multicentrico con la nuova lente ICL EVO-Visian-EDOF (“Extended depth of Focus”), con profondità di fuoco aumentata, per la correzione della presbiopia. Approvata CE, questa lente consente di correggere tutti i difetti visivi.
Il confronto tra le lenti ICL con la chirurgia refrattiva tradizionale
Va ricordato che LASIK e PRK rimangono gli interventi di prima scelta per le miopie < di 6 diottrie e le ipermetropie < di 3 diottrie, con o senza astigmatismo, sempre che la cornea sia sufficientemente spessa e non vi siano rilevanti problemi di secchezza.
Per le miopie tra le 6 e le 8-10 diottrie sono molti i fattori che vanno presi in considerazione, non ultima la dimestichezza/preferenza del chirurgo.
E’ importante però capire che c’è molta differenza tra l’acutezza visiva misurata in decimi e la qualità visiva… ed è proprio questa la grande differenza con la chirurgia refrattiva corneale ed il motivo per cui una procedura Visian ICL va presa in considerazione per i difetti visivi più elevati.
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Riferimenti bibliografici
- Phakic intraocular lenses (review). Chang DH, Davis EA. Curr Opin Ophthalmol. 2006 Feb; 17(1):99-104.
- Phakic intraocular lenses. Espandar L1, Meyer JJ, Moshirfar M. Curr Opin Ophthalmol. 2008 Jul;19(4):349-56.
- Posterior Chamber Phakic Intraocular Lens Implantation for the Correction of Myopia and Myopic Astigmatism: A Retrospective 10-Year Follow-Up Study. Tomoaki Nakamura t al. Am J Ophthalmol. 2019:May 9.
- Intraocular pressure during the early postoperative period after 100 consecutive implantations of posterior chamber phakic intraocular lenses with a central hole. Gonzalez-Lopez F et al. J Cataract Refract Surg. 2013 Dec; 39(12):1859-63.
- Compensation of corneal aberrations by the internal optics in the human eye. Artal P et al. J Vis. 2001; 1(1):1-8.