La miopia si manifesta generalmente in età scolare: è possibile evitarla nei bambini? Consigli per i genitori.
La miopia è la diminuzione della capacità di mettere a fuoco oggetti distanti, mentre quelli vicini appaiono nitidi. Recenti studi sull’argomento suggeriscono che la miopia possa essere ridotta attraverso un corretto stile di vita. Si ritiene infatti che la miopia sia causata da una combinazione di fattori genetici e ambientali. Esistono alcune misure che i genitori possono adottare per ridurre il rischio che i bambini sviluppino questa condizione. Leggi l’articolo.
Miopia: la definizione
Dal punto di vista tecnico, la miopia rientra nel gruppo delle ametropie, ossia le anomalie di rifrazione dell’occhio. Questa condizione è causata dal fatto che la messa a fuoco dei raggi luminosi che arrivano da oggetti distanti, anzichè avvenire sulla retina, avviene davanti alla stessa.
La miopia viene misurata in diottrie e può essere classificata secondo l’entità in:
• lieve, fino a 3 diottrie
• media, da 3 a 6 diottrie
• elevata, oltre le 6 diottrie.
La miopia si manifesta generalmente in età scolare e tende ad aumentare durante tutto il periodo dello sviluppo fino ai vent’anni circa, oltre i quali incomincia a rallentare fino a stabilizzarsi intorno ai 25 anni.
Le cause
Tra le cause principali della miopia troviamo:
• miopia assiale: il bulbo è eccessivamente lungo
• miopia refrattiva: maggiore curvatura della cornea o del cristallino
I dati clinici dimostrano che bambini con genitori miopi presentano maggiore probabilità di sviluppare la miopia nel corso della propria vita ma recenti studi hanno evidenziato come la comparsa della miopia possa essere legata anche a fattori ambientali correlati allo stile di vita. I bambini che trascorrono molto tempo in ambienti scuri e svolgono attività che impegnano la vista da vicino hanno maggiori probabilità di sviluppare e di aggravare questa condizione.
Segnalo una miopia di altra origine, la miopia secondaria, che in alcuni casi può anche essere transitoria. Essa può essere causata da contusioni, dall’assunzione di farmaci, dalla presenza di cataratta, da iperglicemia o da una particolare condizione di affaticamento/stress.
I sintomi e la diagnosi
Un soggetto miope ha difficoltà nella visione per lontano e manifesta una tendenza a strizzare gli occhi, questo perché chiudere parzialmente le palpebre migliora leggermente la visione per un principio fisico detto foro stenopeico. La visione per vicino è conservata, quindi i soggetti miopi tendono ad avvicinarsi agli oggetti o ad avvicinare gli oggetti, come ad esempio i libri, al volto. Aspetto spesso sottovalutato, nei soggetti miopi può manifestarsi anche un affaticamento nella visione prolungata per vicino; questo accade generalmente perchè, insieme alla miopia, può essere presente anche una exodeviazione (ossia una divergenza dei bulbi oculari) latente o manifesta.
Ovviamente per confermare la diagnosi è necessario procedere con un esame oculistico completo, che include un esame dell’acuità visiva prima e dopo la somministrazione di gocce midriatiche oculari, che consentono di confermare il difetto e di quantificarlo. L’esame include una valutazione del fondo oculare utile a fornire informazioni aggiuntive sulle caratteristiche morfologiche dell’occhio. Inoltre si esegue un esame ortottico per valutare la binocularità.
Si può evitare la miopia nei bambini? La prevenzione
Chiarito il fatto che la miopia è legata anche a cause genetiche, adottare un corretto stile di vita può ridurre le probabilità di sviluppare questa condizione.
Limitare l’uso di dispositivi digitali
L’uso prolungato di dispositivi digitali come computer, tablet e smartphone può aumentare il rischio di miopia nei bambini. Gli esperti consigliano di limitare il tempo di utilizzo di questi dispositivi. Il consiglio è che i bambini alternino le ore di studio, che evidentemente richiedono una visione da vicino, ad intervalli di tempo che impegnino lo sguardo su oggetti lontani.
Passare del tempo all’aria aperta
Diverse ricerche hanno dimostrato che i bambini che passano più tempo all’aria aperta hanno meno probabilità di sviluppare la miopia. Si ritiene che l’esposizione alla luce naturale e alla visione di oggetti lontani possa contribuire a ridurre il rischio di miopia. Il consiglio è quindi di incoraggiare i bambini a praticare attività all’aria aperta e a impegnarsi in attività fisiche. Questo aspetto è talmente importante, e per evitare i danni dai raggi nocivi UV, a cui i bambini sono particolarmente suscettibili, proprio in questi giorni sono uscite le prime lenti a defocus anche da sole.
Esercizi per gli occhi
Ci sono alcuni esercizi per gli occhi che possono aiutare a rinforzare i muscoli oculari e a migliorare la capacità di focalizzare. Ad esempio, il “palming” prevede di coprire gli occhi con le mani per alcuni minuti al giorno per rilassare i muscoli oculari.
Correzione della vista
E’ importante correggere la vista del bambino con l’uso di occhiali o lenti a contatto particolari, detti a defocus periferico. Non dimentichiamo che una correzione tempestiva della miopia, soprattutto in caso di asimmetria nel difetto (anisometropia), può prevenire complicanze oculari più gravi, come l’ambliopia. È importante, nel caso in cui il bambino lamenti problemi alla vista, affidarsi ad un professionista del settore.
Ho già affrontato approfonditamente l’argomento di come fermare l’evoluzione della miopia in questo articolo:
La miopia nei bambini può regredire?
A differenza di quanto si può leggere navigando sul web, la miopia non si riduce nel tempo, anzi, l’allungamento del bulbo oculare e l’incurvamento della cornea legati alla crescita e all’impegno visivo, tendono decisamente a fare aumentare il difetto che, se presente in forma lieve, tende ad assestarsi poco dopo il completamento dello sviluppo corporeo. Nel caso della miopia patologica, il difetto tende a progredire fino ad età molto più avanzata.
A quale età sottoporsi alla prima visita oculistica
Anche nel caso in cui il bambino non abbia avuto o manifestato problemi alla vista, è bene procedere con controlli periodici. Il primo controllo deve essere effettuato entro i sei mesi di vita per escludere patologie del bulbo oculare. A tre anni è possibile rilevare difetti visivi con molta precisione. A sei anni, con l’inizio della scuola dell’obbligo, è consigliabile procedere con un altro controllo per poi proseguire, secondo le indicazioni dell’oculista, con visite periodiche.
Specie nel caso di uno o entrambi i genitori miopi (familiarità per miopia), sono consigliate visite oculistiche più ravvicinate e la misurazione periodica della dimensione del bulbo oculare (AXL).
Leggi la regola del 2 in un precedente articolo pubblicato sull’argomento.