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ORTOCHERATOLOGIA NOTTURNA : GESTIAMOLA BENE

Ortocheratologia cautele : “Attenzione al porto di lenti a contatto di notte per ridurre la miopia!” Il quotidiano americano Washington Post ha riportato un allarme dato dalla Food & Drug Administration (FDA, l’ente americano che regola l’immissione sul mercato di cibi e prodotti farmaceutici) sulla tecnica, che sta riscuotendo molto successo, della ortocheratologia notturna. Tale pratica viene estesa a tutti coloro che, portando occhiali o lenti a contatto per la correzione della miopia o dell’ipermetropia, desiderano liberarsi dall’ausilio ottico non ricorrendo alla chirurgia refrattiva.

In pratica sono stati segnalati casi di cheratite da Pseudomonas e Acantameba che in qualche caso hanno provocato gravi danni alla vista.

Per questo alcuni oculisti e ottici sostengono che l’uso di lenti a contatto durante il periodo notturno sia un errore, perché incrementa la possibilità di contrarre infezioni anche gravi. Come peraltro si verifica anche con il porto di lenti a contatto diurno.

La miopia è il difetto refrattivo più comune ed una delle principali cause di disabilità visiva in tutto il mondo. La prevalenza della miopia varia geograficamente, essendo molto più comune in Asia orientale, specialmente a Taiwan. Tra i pazienti miopi, la miopia elevata è particolarmente associata ad un aumentato rischio di patologie oculari, aumento del costo socioeconomico e di alterazioni della qualità della vita. Pertanto, la prevenzione della progressione della miopia è indubbiamente un importante problema di salute pubblica.Sono stati sviluppati molti interventi per sopprimere la progressione della miopia, inclusi farmaci come l’atropina e il controllo dell’aberrazione con lenti per occhiali e lenti a contatto.

Ora che altre modalità di controllo dell’evoluzione della miopia si sono dimostrate efficaci e sicure, l’ortocheratologia può ancora avere un ruolo?

Analizziamo le differenze tra il porto giornaliero e notturno dei vari tipi di lenti a contatto. Le lenti a contatto che si utilizzano in ortocheratologia sono GAS PERMEABILI, mentre i difetti visivi vengono solitamente corretti con lenti MORBIDE (giornaliere, mensili o annuali).

Le complicanze legate all’uso delle lenti a contatto sono l’ipossia e le infezioni.

1. Ipossia corneale: ridotta ossigenazione, che può determinare una sofferenza superficiale (cheratopatia epiteliale) e un’ipersensibilità alle lenti, con progressiva intolleranza, arrossamento e neovascolarizzazione limbare. Il porto notturno delle lenti asciuga l’occhio in quanto viene a mancare l’ammiccamento, che “spreme” la ghiandola lacrimale e aiuta a distribuire la lacrima sulla cornea. Questa è la ragione per cui si scoraggia il porto notturno della maggior parte delle lenti in commercio. Ma le lenti a contatto gas permeabili hanno un’elevato passaggio di ossigeno, sicuramente molto maggiore rispetto alle lenti morbide, con una permeabilità che va dal 36% al 75%. Proprio per la loro sicurezza sono approvate in tutti i paesi.

2. Infezioni: la lente portata di notte non viene continuamente bagnata dalla lacrima, che contiene il disinfettante lisozima. D’altra parte non ci si espone ad ambienti potenzialmente infetti o irritanti. Inoltre le lenti morbide hanno una superficie permeabile, quindi facilmente attaccabile dall’esterno, favorendo più infezioni rispetto alle lenti rigide, alle quali i germi non possono aderire. Di fatto le infezioni anche gravi, sono statisticamente più frequenti nei portatori di lenti a contatto morbide diurne, ma non per questo se ne sconsiglia l’utilizzo.

Ortocheratologia cautele.

In realtà il vero problema sta nel fatto che il consumatore spesso non è adeguatamente informato. Se non si vuole incorrere in potenziali problemi, è importante seguire regolarmente ed istruire a gestirsi correttamente chi si sottopone a questa terapia di ortocheratologia notturna.

Studi retrospettivi hanno dimostrato che il trattamento con lenti a contatto per ortocheratologia sono efficaci nel rallentare la progressione della miopia per periodi prolungati (anche 12 anni) e un profilo di sicurezza clinicamente accettabile in una popolazione di pazienti di età compresa tra sette e sedici anni. L’età di inizio d’uso delle lenti ortho-k e l’entità della miopia iniziale non hanno avuto alcun effetto sulla progressione del vizio refrattivo miopico.

In particolare questo trattamento trova un suo spazio in coloro che non hanno una miopia stabile e non accettano di portare gli occhiali per un problema estetico o funzionale o professionale. Ad esempio gli atleti ne hanno grande beneficio.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Linee guida FDA agosto 2015

Yueh-Chang Lee, Jen-Hung Wang e Cheng-Jen Chiu. Effect of Orthokeratology on myopia progression: twelve-year results of a retrospective cohort study. BMC Ophtalmology : 2017.

Kakita T, Hiraoka T, Oshika T. Influence of overnight orthokeratology on axial elongation in childhood myopia. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2011;52:2170–2174.

Sankaridurg P, Donovan L, Varnas S, et al. Spectacle lenses designed to reduce progression of myopia: 12-month results. Optom Vis Sci. 2010;87:631–641.

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