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L’ultima eclissi solare in Italia è avvenuta a dicembre 2021. Scopri quanto è pericoloso per la vista osservare il sole e come farlo proteggendosi in maniera corretta. 

Come evitare di bruciarsi gli occhi?

L’occhio è una lente che converge sulla retina, 3-5 volte più potente di una lente d’ingrandimento. Pensiamo a com’è facile incendiare un pezzo di carta focalizzando su di esso il sole attraverso una lente ingrandente!  Guardando il sole rischiamo pertanto una vera e propria bruciatura sulla retina, conosciuta come retinopatia attinica o solare, che danneggia irreversibilmente i coni ed i bastoncelli.

I normali occhiali da sole bloccano il 50% circa dei raggi solari. Ho una paziente che ha perso la vista centrale in entrambi gli occhi all’età di 15 anni perché ha guardato l’eclissi, sebbene con gli occhiali da sole… e tutt’ora ha una cicatrice sulla macula.

Al momento è anche possibile non accorgersi di nulla, ma solo successivamente percepire una macchietta nera al centro del campo visivo, che corrisponde al danno (edema) e che lascia poi una vera e propria cicatrice (atrofia).
Il solo momento sicuro per guardare un’eclissi ad occhio nudo è con il sole completamente oscurato, il che dura circa 2 minuti. Invece guardare un’eclissi anche subtotale con una piccola fettina di sole, può creare danni irreversibili alla vista.

E’ pericoloso osservare il sole senza protezione. Per farlo è necessaria una protezione del 99.9%, anche perché molte persone utilizzano un binocolo o un telescopio, che fanno a loro volta da lente d’ingrandimento.

pericoloso osservare il sole

 

Come osservare l’eclissi solare 

Online sono disponibili apposite lenti da eclissi solare, anche a prezzi contenuti, ma verificate che siano certificate e marchiate ISO 12312-2, che si possono montare su macchine fotografiche, binocoli e telescopi.

Anche se per la prossima eclissi dovremo aspettare il 2027, ecco una curiosità interessantissima per chi volesse “vederla” in maniera ultrasicura, suggerita dalla NASA. Basta creare un foro di 5mm su un cartoncino, tenuto ad 1 metro di altezza da uno sfondo bianco. 

Un altro sito con i consigli per fotografare al meglio il sole. 

La retinopatia attinica: che cos’è 

Si tratta di una lesione termica (fotocoagulazione). 

Le cause sono due:

  1. un’esposizione breve ma intensa alla luce;
  2. un’esposizione lunga a raggi con una lunghezza ďonda sufficiente a produrre un aumento della temperatura di soli 4-5°C.

La gravità del danno dipende quindi da durata, intensità e lunghezza d’onda della sorgente luminosa.

Cause di retinopatia attinica:

  • Sole;
  • Saldature;
  • Esposizione a sorgenti laser;
  • Esposizione alla luce del microscopio operatorio e alle unità di terapia intensiva neonatale.

Sintomi

Si manifesta solitamente una riduzione delľ’acuità visiva, scotoma centrale, discromatopsia (alterazione della percezione dei colori), fotofobia.

Come gestirla

  • CLINICA: all’esame oftalmoscopico si apprezza un’alterazione giallognola del riflesso foveale. L’OCT solitamente mostra una lesione iperriflettete in sede subfoveale senza modificazioni del profilo maculare.
  • DECORSO: l’infiammazione migliora nelle 2-4 settimane successive e di solito si risolve, ma può lasciare esiti permanenti. Le possibilità di recupero si correlano alla perdita visiva iniziale e solitamente non superano le 2-4 linee di visus.

La terapia 

Può essere utile una terapia antinfiammatoria come Indometacina cpr 50 mg/die e Yellox coll x4/die, oltre ad integratori per i fotocettori come Luteina 1 cpr/die. La lesione all’OCT possono risolversi o persistere sotto forma di piccola area iporiflettente subfoveale.

Per chi lo desideri, è possibile fissare un appuntamento per una visita, anche direttamente dal sito.