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Saremo destinati a convivere con il Covid fino al raggiungimento dell’immunità di gregge? Chi sono i superdiffusori? Perchè non tracciamo il virus nelle acque reflue? Perchè non testarlo tramite i cani anticovid? Che ruolo hanno temperatura ed umidità ambientale? L’uso degli occhiali serve?

Scopri le nuove strategie di contenimento e protezione.

EPIDEMIOLOGIA

L’epidemiologia purtroppo non ci da buone premesse.

Purtroppo le misure d’igiene e isolamento fanno abbassare la curva dei contagi, ma non debellano la malattia. Una corrente di pensiero dice che dopo 2 cicli di isolamento, i contagi pressochè si azzereranno e la malattia verrà debellata dopo 90 giorni di cauta ripresa. La virologa Capua invece ipotizza che dovremo convivere con il Covid-19 finchè non raggiungeremo l’immunità d gregge, spontaneamente o con il vaccino.

Ricapitolando: esordio in Cina a fine 2019, il 23 gennaio Wuhan viene messa in quarantena, il 6 febbraio il primo caso in Italia di ritorno dalla Cina. Dal 20/1 incomincia la rapida escalation di contagi: il 22/1 = 79 casi, il 24 chiudono le scuole e si registrano 224 casi, a fine febbraio 1.128 casi (29 morti), il 4/3 =3.089 casi (107 morti), il 9/3 = 9.700 casi (463 morti), il 16/3 = 24.747 casi, il 22/3 = 53.578, il 10/4 abbiamo raggiunto i 150.000 casi. Un quadro aggiornato si può trovare sul sito internazionale WORLDoMETER, anche mappato per località. Se il numero di nuovi casi viene diviso per il totale dei casi e moltiplicato x100 si ottiene il tasso di contagio (es il 4 marzo: 100 x 587/3.089 = 19%, significa che ogni 5 giorni si raddoppiano i contagi). Questo è aumentato fino al 30% ed ora sta diminuendo. Dal 6 al 14/4 questo tasso di incremento ha oscillato tra il 2 e il 3%. In Cina da fine febbraio l’indice è dichiarato sotto allo 0.4%, in discesa, il che significa: malattia “assente”, ma non debellata.

Dopo l’estate ci siamo accorti che basta abbassare la guardia che la bestia torna a colpire nella sua virulenza e non siamo riusciti ad evitare la seconda ondata: l’Rt è rapidamente salito sopra l’1 già da settembre.

COSA E’ NECESSARIO FARE PER DOMARE LA MALATTIA?

Il contenimento dell’infezione da Covid-19 si ottiene agendo essenzialmente a 3 livelli:

  • BARRIERE e BOLLE SOCIALI

Isolare le aree infette (costoso) e testare la gente che ci entra (mediamente costoso ma meno efficiente) o metterla in quarantena (meno costoso).

Distanziare – che include vietare grandi eventi (feste, convegni…) e limitare gli ingressi in negozi e ristoranti.

  • TRACCIARE-TESTARE-ISOLARE

Testare entro 24 ore, per riuscire a mantenere la positività sotto al 5%. Il tracciamento ideale è al di sopra del 60% entro 2 giorni dal contatto, cioè almeno 60 contatti isolati ogni 100 positivi. Tracciare in modo più efficace nei cluster, che probabilmente rappresentano i superdiffusori (quel 20% della popolazione che ne infetta l’80%). Fare i test rapidi a tutti coloro che entrano in ambienti a rischio (ad esempio un evento).

Utilizzare modalità efficaci e poco costose. Un modo è la ricerca del virus nelle acque reflue: perchè in Italia non si è fatto? O perchè non utilizzare i cani antivirus negli aeroporti o nelle comunità a rischio? Hanno un’accuratezza vicino al 100% in pochi secondi e costano pochissimo. In assenza di efficienza, il tracciamento diventa in breve tempo inefficace. Ed è proprio quando fallisce l’isolamento di pochi che diventa necessario isolarli tutti.

Il lockdown è l’abdicazione del governo al controllo dell’epidemia, è la strategia di contenimento più costosa, giustificata dall’imprevedibilità ed efficace (poco doloroso) solo se molto breve.

  • RIDURRE LA CONTAGIOSITA’: Chiaramente il veicolo principale di contagio rimane la saliva (respiro, tosse), ma anche il contatto con le mucose (occhi, naso, bocca, ano). E’ qui che mi voglio soffermare perchè è questo il parametro che possono controllare i singoli individui.

Se un malato durante il colpo di tosse si copre la bocca con la mano e poi tocca superfici (maniglie…) o oggetti come prodotti al supermarket, il virus può venire trasferito.

E’ improbabile che dopo alcune ore sulle superfici il visus possa ancora contagiare, benché possa persistere fino a 9 giorni. Su carta e cartone l’abbattimento completo avviene entro 24 ore, ma sulla superficie interna di una mascherina chirurgica può persistere fino a 7 giorni.

Arieggiare gli ambienti, tacere o ridurre il volume della voce, ridurre il tempo di contatto tra persone. 

Molto interessante notare come la sopravvivenza del virus cambi in funzione di temperatura ed umidità ambiente.

Quindi aiutano umidificare (> 55%) , filtrare l’aria (HEPA) e aumentare la temperatura (>30°).Oltre a disinfettare mani e superfici, in interno è altamente consigliato l’uso di mascherine (meglio se FFP2, indossate bene sul naso) e occhiali. In Cina il 6% degli infettati Covid era portatore di occhiali, contro il 32% del resto della popolazione.

QUALE MASCHERINA UTILIZZARE?

Le mascherine egoiste (per proteggere se stessi) sono la FFP2 e FFP3 con filtro… e vanno riservate ai sanitari che devono indossarle per molte ore.

Le mascherine altruiste (proteggono gli altri) sono tutte quelle senza filtro comprese le semplici chirurgiche.

Il mio consiglio è la FFP2 negli ambienti affollati (spesa, mezzi pubblici), mentre la chirurgica sempre in esterno e in ufficio, qualora le distanze non siano almeno 2 metri. E’ inoltre necessario areare spesso la stanza.

La durata di una mascherina è di 6-12 ore. Qualora non disponibili per un approvvigionamento, il modo migliore per sterilizzare una mascherina senza filtro è con vapore a 100° per oltre 6 minuti.

BIBLIOGRAFIA

Dati sulla diffusione mondiale del virus: Worldometer

Mappe di diffusione mondiale del virus: americana  e asiatica

Neeltje van Doremalen et al. Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1. N Engl J Med 2020; 382:1564-1567. April 16, 2020. DOI: 10.1056/NEJMc2004973

Here’s how long the coronavirus will last on surfaces, and how to disinfect those surfaces. Live Science

Scent dog identification of samples from COVID-19 patients – a pilot study, BMC Infectious diseases: 20, 536, 23/7/2020

Tomas Pueyo: The swiss cheese strategy, 8/11/2020